“Chiudersi a riccio” o “aprirsi alla vita” sono due espressioni con significato completamente diverso e che rispecchiano due modi di atteggiarsi del corpo.
La prima è tipica di una persona triste, introversa e stanca, con le spalle ricurve in avanti, lo sguardo verso il basso; la seconda ci fa pensare a una persona vitale, felice ed energica. Questo esempio ci rende facile capire come la mente e i pensieri siano in grado di influenzare la nostra postura.
Può essere vero il contrario?
La risposta è sì.
Recenti studi dimostrano che anche la postura influenza il nostro stato d’animo e le nostre emozioni. Pensiamo a chi sta tante ore in ufficio davanti a un computer; a lungo andare, la sua muscolatura tenderà a modificarsi fino ad assumere la tipica posizione di “chiusura” in avanti del busto. Questa trasformazione può provocare, oltre che mal di schiena e dolori al tratto cervicale, anche un abbattimento psicologico nella persona che deve convivere con un’immagine distorta di sé e sopportare un continuo e persistente malessere fisico al lavoro e a casa.
In che modo si può porre rimedio? Correggendo la postura!
Lavorare per migliorare la postura, attraverso esercizi specifici e mirati, non solo è possibile, ma diventa fondamentale per la nostra salute fisica e mentale.
Scompariranno tensioni e dolori, cambierà il modo di percepire il corpo, migliorerà l’aspetto estetico e il modo di affrontare la vita di tutti i giorni: più energia, più sicurezza, più entusiasmo.
ELISA LAURINI PERSONAL FITNESS COACH