Sono Priska, Personal Fitness Coach, e voglio darvi qualche qualche consiglio perprevenire il Burnout. Prima di tutto naturalmente vi spiego di cosa si tratta.
Cosa è un Burnout?
Burnout è un vocabolo inglese che significa “bruciato, esaurito”.È un disturbo che si manifesta nel contesto lavorativo, sotto forma di stress cronico edisagio psico-fisico.Il primo che ha individuato il “Burnout” è stato nel 1974 lo psicologo HerbertFreudenberger. Principalmente il Burnout era riferito a professioni in cui si svolgevaun ruolo d’aiuto, o a coloro che per lavoro entravano in contatto con situazioni e statidi disagio o di sofferenza.Oggi chiunque può soffrire di Burnout: è diventato un fenomeno della societàmoderna.Burnout come è attualmente inteso, cioè “problemi associati alla sfera lavorativa ealla mancanza di occupazione”, è riconosciuto solo dal maggio 2019 dall’ICD(International Classification of Desease, classificazione internazionale delle malattie),stilata dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), come una sindrome. Primadi tutto occorre escludere altri disturbi e si riferisce solo al contesto lavorativo; e poisi parla di sindrome e non di malattia.I sintomi di un Burnout si rivelano in modo graduale e spesso vengono individuatitardi.Si possono manifestare con diverse avvisaglie:- depauperamento o esaurimento delle energie;- sensazione di essere sovraccaricato, demotivato e deluso;- sensazione di non soddisfare i requisiti richiesti dal lavoro;- sensazione di essere escluso dalla società lavorativa;- distanza mentale dal lavoro;- disturbi del sonno;- distrazioni frequenti;- difficoltà a prendere decisioni e mancanza di iniziativa;- dimenticanze.Con il tempo, questi sintomi diminuiscono l’efficacia lavorativa. La mancanza dientusiasmo per il proprio lavoro crea frustrazione che può portare a comportamentierrati e aggressivi fino a perdere completamente l’interesse e la passione per ciò chesi fa.Il Burnout può essere provocato da:- aumento della pressione sul lavoro;- doppio carico (sul piano privato e su quello professionale);- identificazione eccessiva con la propria professione;- mancanza di riconoscimenti;- attività inadeguata rispetto alle proprie competenze;- presenza di rischi alti sul posto di lavoro;- mobbing e molestie psicologiche.
Tra poco vi parlerò della cura e della prevenzione…
Prima ancora vi racconto una storia di Mobbing avvenuta nella mia famiglia.Mia madre è nata nel 1939; è sempre stata una grande lavoratrice, una donna che haimparato ad affrontare difficoltà nella vita e che ha osato aprire nuove porte lungo ilsuo percorso. Ha sempre seguito i suoi principi, rispettosi del valore della vita e delbene del prossimo.A 60 anni ha subìto “Mobbing”. Si sentiva esclusa dalla società lavorativa. Leaffidavano compiti difficili e che richiedevano molto tempo. Notava la sveltezza deigiovani al computer in confronto a lei, non c’era solidarietà nell’ambito lavorativo el’entusiasmo per il lavoro diminuiva. Nonostante tutto lei tirava avanti, perché ilposto di lavoro era vicino a casa, e tutto sommato le conveniva rimanere dov’era.Il peggio è avvenuto quando ha ricevuto la lettera di licenziamento: allora, a 60 annilo vide come un grande fallimento, si sentì svalorizzata, umiliata, disonorata.Si mise a cercare un altro posto. A causa di una vecchia frattura alla caviglia, potevacercare solamente un lavoro di ufficio. Ma chi trova un nuovo posto di lavoro a 60anni?La accompagnai io stessa all’ufficio dei disoccupati in Svizzera (RAF), dove si devedimostrare il proprio impegno nella ricerca di lavoro. L’addetta che seguiva miamadre si comportò in maniera molto severa con lei, nonostante la scarsa possibilità discelta tra gli annunci.Ricordo ancora la sera in cui mia madre tornò da questo ufficio. Stava sulla portad’ingresso, le tremava tutto il corpo, la faccia bagnata di lacrime, non aveva piùcontrollo su sé stessa. Non l’avevo mai vista in simili condizioni!
“Oggi si chiamerebbe Burnout!”
Era il momento di agire e trovare un’altra soluzione, che le permettesse dimantenersi, facendo un lavoro che le piaceva e per il quale avesse talento. E così poiha fatto.“Non è mai troppo tardi per cambiare in meglio”.
La cura
Normalmente quando viene riconosciuto un Burnout, abbiamo alla base unadepressione e un esaurimento.Inizialmente: la persona deve essere confortata, curata dai sintomi e deve riprendersi.A medio termine: deve confrontarsi con la sua realtà e cambiare i suoi punti divista per favorire il superamento degli episodi sintomatici inmodo costruttivo e giungere ad un nuovo equilibrio.A lungo termine: deve trovare uno stile di vita equilibrato e soddisfacente.Prevenire il Burnout è possibile, se si rispettano le proprie esigenze in fatto di:
Sonno – Cibo – Attività fisica – Tempo libero
Passiamo tante ore al lavoro e a gestire casa e famiglia.Diamo più considerazione al fulcro della nostra vita!
Che lavoro faresti volentieri e ti ispira?Quali sono le tue passioni?
1. Fai un lavoro che ti piace e ti dà soddisfazione.2. Organizza gli impegni giornalieri al meglio, così che ti rimanga più tempo persvolgere occupazioni piacevoli.3. Organizza la tua agenda, inserendo tempo libero per una attività a tuopiacimento.4. Cerca una attività fisica che ti piaccia e svolgila regolarmente, 2-3 volte lasettimana.5. Dormi un numero sufficiente di ore: 6-8 a notte.6. Bevi tanta acqua, almeno 2 litri al giorno7. Fai attenzione al cibo, all’alimentazione sana che nutre il corpo e lo aiuta afunzionare al meglio.8. Ogni tanto, fai “vita sociale”!